Agli Exploders di vecchia data certamente non suonerà nuovo il nome The Stabilisers, formazione londinese già ampiamente lodata dal sottoscritto su queste stesse pagine in occasione del loro debut album e del loro seguente concerto piacentino. Il gruppo guidato da Allan Crockford che già vanta come saprete militanza nei garage punkers Headcotes (una delle massime espressioni di quell’infaticabile geniaccio di Billy Childish), avventure psycho con i Solar Flares e in una piccola leggenda del power pop quali sono i Prisoners, colpisce nel segno anche questa volta con un E.P. che è praticamente l’ideale continuazione del full lenght “Last Chance Saloon” e che segna tra l’altro il ritorno del formato 7” in casa della sempre più agguerrita etichetta piemontese. A fianco dei 45 giri dei vari Woggles e Real Swinger potete quindi aggiungere quest’altro gioiellino in vinile che conferma come dicevo lo smalto del combo britannico. “Plastic Love” e l’ ancora più coinvolgente “The Way She Is” mischiano come meglio non si potrebbe: potenza, precisione tecnica e divertimento in perfetta linea con la tradizione del power-pop-punk d’oltremanica. Giro la facciata e la musica non cambia, ancora su di giri con la frenetica ironia di “Taking The Piss” e soprattutto con “Tube Train”, autentico razzo punk rock tagliato a sorpresa da un intermezzo quasi psichedelico, che riparte poi a tutto gas a far sbiellare il vostro cuore. Fun level molto alto per pochi euri, una semplice equazione per dire che l’acquisto è calorosamente consigliato! E poi magari non riuscirete a scaricarlo, e tutti i frequentatori più incalliti di peer 2 peer avranno le orecchie riempite da una fastidiosa vocetta che sussurrerà "Non lo troverai, non lo scaricherai, non ci riuscirai!"... e via con le risate più sadiche del pianeta! Dopo questa recensione mi sembra di essere passato più per un good trip che non per un evil picnic! Grandi!

Recensione realizzata da Roberto Barisone